
L’acqua che arriva ai nostri rubinetti può presentare diversi gradi di durezza, influenzando non solo il gusto, ma anche l’efficienza degli elettrodomestici e la formazione di calcare. Per questo motivo, sempre più persone si stanno interessando all’utilizzo di un addolcitore per ridurre la durezza dell’acqua.
In questo articolo, ti forniremo tutte le informazioni necessarie sulla durezza dell’acqua e ti daremo alcuni consigli utili per l’installazione e l’uso corretto di un addolcitore.
Cos’è la durezza dell’acqua e come si misura?
La durezza dell’acqua è una misura della quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua. Questi sali si depositano sulle superfici degli elettrodomestici, formando quella fastidiosa patina biancastra nota come calcare. Essa viene espressa in gradi francesi (°F) o in milligrammi per litro (mg/L).
Esistono diversi metodi per misurarla, tra cui l’utilizzo di test chimici o l’analisi di laboratorio. In oltre, puoi fare riferimento alle informazioni sulle acque fornite dal tuo fornitore idrico locale o utilizzare una tabella di riferimento per determinare i valori di durezza dell’acqua nella tua zona.
Qual è la durezza dell’acqua consigliata per gli elettrodomestici?
La durezza dell’acqua consigliata per gli elettrodomestici dipende dal tipo di apparecchio che intendi utilizzare. In generale, per evitare la formazione di calcare e prolungare la vita dei tuoi elettrodomestici, si consiglia un valore inferiore a 8-10 gradi francesi (°F) o 80-100 mg/L di calcio carbonato.
Tuttavia, quando si tratta di lavastoviglie, è consigliabile utilizzare un valore ancora più basso, compreso tra 5-6 gradi francesi (°F) o 50-60 mg/L di calcio carbonato. Questo perché le lavastoviglie sono particolarmente sensibili alla formazione di calcare e un’acqua troppo dura potrebbe ridurne l’efficienza.
Come funziona un addolcitore e quando è consigliato utilizzarlo?
Un addolcitore dell’acqua è un dispositivo progettato per ridurre la durezza dell’acqua. Solitamente, è composto da un serbatoio contenente resine scambiatrici di ioni, che catturano i sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua e li sostituiscono con sodio o potassio.
L’utilizzo di un addolcitore è consigliato quando la durezza dell’acqua supera il valore consigliato per gli elettrodomestici. Se l’acqua nella tua zona ha una durezza superiore a 8-10 gradi francesi (°F) o 80-100 mg/L di calcio carbonato, potrebbe essere opportuno installare un addolcitore per evitare danni agli elettrodomestici e ridurre la formazione di calcare.
Come regolare l’addolcitore dell’acqua?
La regolazione dipende dal modello specifico che hai installato. Solitamente, dispone di un pannello di controllo con un timer o un contatore che indica quando è necessario rigenerare le resine scambiatrici di ioni. Questo processo di rigenerazione consiste nel lavaggio delle resine con una soluzione di sale o potassio per ripristinarne l’efficienza.
È importante seguire le istruzioni del produttore per regolarlo correttamente. In generale, il grado di durezza desiderato viene impostato durante la fase di installazione dell’addolcitore. Questo valore sarà il punto di riferimento per il corretto funzionamento del dispositivo.
Quanto deve essere la durezza dell’acqua?
La durezza dell’acqua consigliata varia a seconda dell’uso che ne devi fare. Tuttavia, in generale, la normativa italiana prevede che l’acqua destinata al consumo umano debba avere una durezza compresa tra 15°F e 50°F. Questo valore è considerato ottimale per garantire il corretto funzionamento degli elettrodomestici e prevenire la formazione di calcare.
Cosa succede se l’acqua è troppo addolcita?
L’acqua molto addolcita può presentare alcuni svantaggi. Sebbene erroneamente si creda che bere acqua addolcita non sia consigliato, è importante sottolineare che non ci sono controindicazioni specifiche. L’acqua addolcita conserva comunque i sali minerali essenziali necessari per il nostro organismo. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio tra la durezza e il corretto apporto di sali minerali.
Quanto deve essere il calcare nell’acqua?
La presenza di calcare nell’acqua può variare in base alla zona geografica. In Italia, il valore di riferimento per la quantità di calcare nell’acqua è compreso tra 15-50°F, corrispondente a 150-500 mg/L di calcio carbonato o 60-200 mg/L di calcio. Questo valore consigliato aiuta a prevenire la formazione di calcare sugli elettrodomestici e a mantenere un buon equilibrio tra i sali minerali nell’acqua.