Come scrivere bene una relazione di successo

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Sapere come scrivere una relazione di lavoro, di tirocinio, educativa o inerente a qualsiasi altro ambito, è importante per poter suscitare una buona impressione e per fare in modo che il messaggio da voler distribuire possa arrivare in modo chiaro.

E a proposito di chiarezza, il primo punto per poter redigere una relazione di tutto rispetto è puntare proprio sulla semplicità e chiarezza. Il tuo obiettivo (indipendentemente dalla tipologia di relazione), è quello di informare il destinatario nel modo più esplicito possibile, fornendogli tutti i dettagli di cui disponi.

Come scrivere bene una relazione: cosa attenzionare

Giustamente vorresti fare la tua figura e capire come scrivere bene una relazione per poter impressionare il destinatario. Vedremo di seguito, quali sono i punti chiave da attenzionare in modo particolare:

  1. Obiettivo: cosa vuoi ottenere da questo documento sintetico? La stessa finalità dovrai trasmetterla con un messaggio chiaro, sottolineando i tuoi interessi e descrivendo il progetto nel modo più dettagliato possibile.
  2. Target: quale sarà la audience della tua relazione? Devi capire anticipatamente a quale pubblico ti stai rivolgendo, questo ti permetterà di adottare uno stile comunicativo ad HOC.
  3. Fonti: seppur possa sembrare un parametro superfluo, in verità è uno dei più importanti. Non potrai permetterti di scrivere una relazione dal valore scarno o di dubbia provenienza. Dunque sottolinea la veridicità di quel che scrivi, questo ti omaggerà una autorità incredibile.
  4. Struttura e schema ad HOC: al di là che la relazione sia per uno stage, di lavoro, laboratoriale o chissà per cos’altro, devi strutturarla in modo chiaro e coinciso. Crea una scaletta personalizzata, come se fosse una mappa mentale per avere un’idea più chiara sul contenuto e di ciò che verrà trattato.
  5. Titolo e sottotitolo: questi sono i due punti cruciali per coinvolgere il lettore. Sii schietto e vai dritto al punto. Seppur possa sembrare semplice, in verità è una attività molto complessa. In pochi secondi dovrai invogliare il destinatario a nutrire interesse verso la tua relazione.
  6. Incipit e introduzione: dai un’idea al lettore di ciò che troverà, stila una introduzione in merito ai soggetti coinvolti, agli argomenti trattati e al valore che trasmetterai.
  7. Metodologia di ricerca: questa fase potrebbe essere opzionale, di solito sarebbe meglio inserirla in una relazione di lavoro oppure tecnica. Ad esempio, se dovessi trattare dei dati è ideale sottolineare le tue riflessioni in merito a quello che hai ricavato dalla tua ricerca.
  8. Corpo della relazione: al suo interno dovrai redigere tutto quello di cui disponi. Informazioni, punti chiave della relazione, strumenti che ti hanno aiutato a scrivere il documento e tutto quel che possa rivelarsi utile al lettore finale.
  9. Conclusione: in questo step, ultimo tra le altre cose, sentiti libero di esprimere il tuo giudizio in base alla ricerca che hai portato a termine. Potrai descrivere (qualora ce ne siano state), le difficoltà riscontrate e le perplessità maturate nella relazione. Non limitarti a descrivere ciò, ma cercare di mostrare anche una visione futura più ampia.

Tra le ultime cose che bisogna fare per scrivere una relazione è quella citare le fonti o eventuali biografie (sempre che esse siano presenti). Contenuto a parte, devi pensare anche a formattare adeguatamente un testo (rendilo leggibile), allinealo come si deve e non omettere l’importanza della scelta del carattere (font).

Argomenti scientifici a parte, evita delle forme complesse che renderebbero la leggibilità complessa. Scarta dunque quelle forme aristocratiche, aziendalesi o burocratesi che spesso si trovano nelle relazioni.

Segui il concesso di “less is more”. Più semplice e concreta sarà la tua relazione, maggiori saranno gli apprezzamenti sul tuo documento.