Come coltivare glicine senza rovinare la crescita

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Comprendere come coltivare il glicine ti aiuterà a sfoggiare tutta la bellezza di questa pianta rampicante, che rientra tra le più diffuse in tutto il mondo. La sua caratteristica principale è quella di arrampicarsi su ogni sostegno su cui trova appoggio.

Ciò che affascina più di ogni cosa i possessori di questa pianta, è la sua fioritura a grappoli.  Vedremo dunque, tutti gli accorgimenti necessari per la coltivazione, potatura e semina. Non è raro trovarla nei balconi, pergolati, colonne, terrazze, archi e muri, dato che è una pianta piuttosto scenografica.

Impianto e coltivazione del glicine

Le fasi più importanti per coltivare al meglio il glicine, riguardano quella dell’impianto e gli step successivi. Tale arbusto puoi coltivarlo in piena terra oppure in vaso. Tieni conto però, che questa è una pianta molto vigorosa, dunque tenderà ad espandersi abbastanza.

Ti suggeriamo di considerare minuziosamente questa premessa, dato che il suo sviluppo vegetativo in caso di spazi ridotti, potrebbe danneggiare l’ambiente circostante. Il glicine dopo un po’ di anni, è capace di raggiungere 30 metri sia in larghezza che altezza, riuscendo a sollevare marciapiedi o rompere muri.

Per limitare i danni, ti suggeriamo di metter sotto al terreno un foglio di plastica, la cui lunghezza ideale dovrà essere di due metri per un metro di profondità. Scegli la direzione in cui non desideri che il glicine si attecchisca, cosicché possa prendere altre strade.

Per impiantare il glicine esistono tre soluzioni:

  1. Innesto: la pratica è molto difficile, per questo motivo ti suggeriamo di lasciar perdere, dato che viene adottata da vivai estremamente specializzati.
  2. Germogliato da seme: optando per tale soluzione, si dovranno attendere dai 10 a massimo 15 anni affinché entri in fioritura. In ogni caso si rivela un metodo economico ed anche semplice.
  3. Talea.

Il miglior periodo dell’anno per metter il glicine a dimora è in inverno o autunno, in ogni caso prima di marzo.

Per procedere, dovrai scavare una buca il cui diametro minimo dovrà essere di 50 o 60 centimetri, inserendo dell’argilla e dei ciottoli. Assieme a questi elementi, dovrai unire del letame e 300 grammi circa di concime a lenta cessione.

Fatto ciò, occorrerà irrigare moltissimo il terreno, in modo tale che la zolla risulti bagnata. Se scegliessi la coltivazione in vaso, la larghezza dovrà essere di 60 centimetri e con molta profondità.

Infine, asporta 1/3 di radici, e successivamente pota la pianta nel modo più adeguato a consentire una giusta nutrizione. Versa del terriccio universale e procedi al rinvasamento.

L’esposizione del glicine e il tipo di terreno migliore

Se terrai il glicine esposto a pieno sole, la fioritura subirà una notevole accelerazione. Per rallentare il processo, potrai posizionare la pianta in zone ombreggiate oppure a mezz’ombra.

Quanto al miglior terreno per questo bellissimo arbusto ornamentale, rientra sicuramente uno fresco, morbido e dal materiale organico. Evita a tutti i costi i terreni calcarei, vista la difficoltà delle sue radici ad assorbire il ferro presente in esso.

L’innaffiatura è un altro punto delicato, infatti va fatta una adeguata distinzione:

  1. Glicine piantato in vaso: è bene innaffiarlo ogni due o tre settimane.
  2. Glicine piantato in piena terra: è sufficiente farlo bagnare dall’acqua piovana.

Tuttavia, dopo la messa a dimora, la pianta dev’essere innaffiata in modo abbondante. Le quantità possono essere ridotte soltanto dopo un po’ di tempo.

La potatura e concimatura

Nell’arco dei tre anni di vita della pianta glicine, essa andrà concimata molto con l’ausilio di fertilizzanti contenenti potassio, azoto e fosforo.

Fatto ciò, quel che è importante in un secondo momento, è di rimuovere l’azoto inserito precedentemente, prima che a lungo si abbia un eccesso di fioritura.

Dopo averti spiegato tutti i passaggi per coltivare il glicine, per un risultato ancor più soddisfacente, pota la pianta due volte all’anno: entro il mese di febbraio, quando l’inverno sta per terminare, e durante l’estate.

La potatura di inverno dovrà essere effettuata soltanto se il glicine non avrà più foglie. A questo punto accorcia i rami presenti da almeno un anno e lascia 5 gemme circa. Provvedi a tagliare i rami malati, rovinati e secchi.

In estate invece, la potatura dovrà essere molto lieve, poiché lo scopo è esclusivamente contenitivo. Ovvero affinché il suo sviluppo vegetativo sia ordinato.